Adimari
Via delle Oche Firenze
L’oltracotata schiatta che s’indraca
dietro a chi fugge, e a chi mostra ’l dente
o ver la borsa, com’ agnel si placa.
(Paradiso XVI.115-17)
In questi versi Dante si riferisce alla casata degli Adimari, ossia a quella famiglia fiorentina arrogante e prepotente che il poeta immagina assumere le sembianze di un drago con quelli che fuggono mentre invece si fa agnello di fronte a chi le incute timore o le fa sperare dei facili guadagni. Per Dante gli Adimari sono una delle famiglie maggiormente responsabili del declino di Firenze.
Giungono a Firenze dalla Normandia (o dalla Guascogna) e in poco tempo si arricchiscono anche grazie a matrimoni combinati con influenti famiglie come i Ravignani, i Guidi e altri nobili magnati. Erano conosciuti per essere molto arroganti.
Nel 1215 gli Adimari si schierarono prima con i Guelfi e poi con i Guelfi Bianchi (la medesima fazione di Dante). Il ramo di Filippo Argenti, tuttavia, si schierò con i Guelfi Neri e per differenziarsi si denominò dei Cavicciuli. Tra i membri della famiglia Adimari si ricorda anche un Boccaccino Cavicciuli il quale, alcuni mesi dopo l’esilio di Dante, sosteneva che il poeta lo aveva offeso e quindi pretendeva di ottenere tutti i suoi beni confiscati a mo’ di risarcimento danni. La città acconsentì e Boccaccino rimase sempre uno dei maggiori oppositori al rientro di Dante in Firenze. Sembra chiaro che il poeta doveva aver pensato a questo ramo degli Adimari mentre scriveva i versi sopra citati.
Sulla destra di questa lapide ve ne è un’altra sulla quale si legge: “La celebre loggia degli Adimari Cavicciuli denominata la Neghittosa in questo luogo era posta”. Durante tutto il medioevo e fino al 1500 questo era il più comune luogo di ritrovo in Firenze. L’antica e spaziosa loggia denominata La Neghittosa, prima di essere demolita per far spazio a via de’ Calzaiuoli, era appunto un luogo di incontro dove ai fiorentini piaceva trascorrere il loro tempo.
Nel 1800 la medesima area tornò ad essere popolare e vide pertanto il sorgere di taverne e negozi. Via de’ Calzaiuoli fu costruita collegando insieme tre strettissime strade. Poiché gli Adimari vivevano lungo la strada che da Piazza del Duomo portava a Via degli Speziali, quella sezione venne chiamata Corso degli Adimari.
Infine, si può notare la pizzeria “Dante e Beatrice” sulla sinistra. Dante ha lasciato il suo segno praticamente dovunque!
Stemma della famiglia Adimari
Stemma della famiglia Cavicciuoli