
Giubileo del 1300
Via Giovanni da Verrazzano Firenze
In via Giovanni da Verrazzano, a nord di Santa Croce, vi è una piccola lapide sulla quale è scritto:
♰ In memoria eterna. Che sia chiaro a tutti coloro che leggeranno questa lapide che Dio onnipotente nell’anno di Cristo 1300 conferì particolare grazia a tutti i Cristiani poiché il Santo Sepolcro, che i Saraceni ebbero preso, ora fu ricatturato dai Tartari e riconsegnato ai Cristiani; e che nello stesso anno Papa Bonifacio VIII dichiarò la remissione di ogni peccato, compresene le accuse e le punizioni, a tutti coloro che si recheranno a Roma. Molti di questi stessi Tartari ci viaggiarono per la detta indulgenza, e andovi Ugolino chola molgle.
Non sappiamo chi sia questo Ugolino eccetto che insieme alla moglie visse in questo luogo e presumibilmente si recò in pellegrinaggio a Roma durante il primo Giubileo dal Natale 1299 al Natale 1300. Dante in quel periodo era a Roma e vide con i propri occhi un grandissimo numero di pellegrini, dei quali parla nel canto XVIII dell’Inferno (vv. 28-33). La bolla papale qui riportata (nella foto sopra) non fa nessun riferimento a Gerusalemme presa dai Tartari. È come se la notizia dei Mongoli che attaccano Gerusalemme nel 1299 e nel 1300 fosse in qualche modo stata trasformata in un aspetto importante del Giubileo.