San Pier Scheraggio

Via della Ninna Firenze

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San Pier Scheraggio fu la seconda chiesa più grande nella Firenze di Dante dopo Santa Reparata. La foto sopra mostra tre delle sei colonne romaniche di San Pier Scheraggio che formano una linea retta che corre perpendicolare alla loggia degli Uffizi, lungo via della Ninna. Questo è tutto ciò che rimane della parte esterna. È necessario entrare agli Uffizi per vedere invece cosa ci sia dall’altra parte di questo muro, ossia ciò che rimane della navata.

La chiesa fu ufficialmente consacrata nel 1068, anche se era già in questo luogo da diverso tempo, insieme ad altri edifici e a un cimitero. È menzionata per la prima volta in un documento del 1066 dove è chiamata la chiesa di Sanctus Petrus Scheradius. L’epiteto aggiunto al nome di San Pietro deriva probabilmente dalla parola usata per riferirsi a un canale di drenaggio che da qui scendeva in Arno.



La piccola chiesa, i cui contorni storici sono tracciati sulla mappa sopra in rosso, sopravvive solo in parte. Cosimo I de’ Medici, per preparare la zona che avrebbe ospitato il palazzo degli Uffizi, decise prima di demolire l’intera area che andava dalla chiesa al fiume (1546) e poi di eliminare anche la chiesa (1559). Una parte della chiesa venne quindi demolita e spianata insieme a via della Ninna, mentre la restante parte venne incorporata nella nuova costruzione.

Possiamo tuttavia farci un’idea di come fosse una volta anche grazie al famoso dipinto dell’esecuzione di Savonarola e dei suoi seguaci (in basso) che è stato attribuito a Francesco Rosselli (1445 - ca. 1513): sullo sfondo, alla destra di Palazzo Vecchio e dietro la Loggia dei Lanzi (1376 - ca. 1382), è infatti visibile uno scorcio della chiesa.



Un’unica porta centrale si apre nella facciata disadorna sotto una finestra rotonda. L’artista ottocentesco, Fabio Borbottoni, la immaginò dal punto di vista all’interno della loggia (sotto).




Le linee arancioni nella foto qui sopra ti danno un’idea generale di dove fosse anticamente posizionata la chiesa. La lapide oggi apposta sul muro degli Uffizi ricorda che qui una volta sorgeva la chiesa: “Avanzi e vestigia della chiesa di San Pier Scheraggio che dava nome ad uno dei sesti della città e fra le cui mura nei consigli del popolo sonò la voce di Dante”.



San Pier Scheraggio è significativa non solo per la sua importanza nella storia fiorentina, ma anche per la sua posizione centrale nella città che la ha resa lo spazio ideale dove riunire il Consiglio del Podestà e i Consigli del Capitano del Popolo. Dante parlò qui il 14 dicembre 1295 in veste di membro del Consiglio Speciale del Capitano del Popolo (un’assemblea di soli 36 rappresentanti, sei scelti tra quelli di ogni sestiere), ed è molto probabile che si facesse sentire all’interno dell’edificio anche in altre occasioni.

Si dice che un tempo vi erano gli affreschi di Giotto, ma nulla del suo interno rimane conservato tranne il pulpito da cui i parlanti, come Dante e Boccaccio, si rivolgevano al loro pubblico (sotto). È stato ereditato dalla chiesa di San Leonardo in Arcetri dove è stato restaurato nel 1782. Se lo si vuole vedere di persona, è necessario recarsi (previo appuntamento) presso la chiesa di San Leonardo in Arcetri, non molto lontano da San Miniato.