Duomo (già Santa Reparata)

Piazza del Duomo Firenze

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Oggi noto comunemente come il Duomo, la cattedrale fiorentina è più correttamente chiamata Santa Maria del Fiore. Potrebbe sorprendervi scoprire che durante quasi tutta la sua esistenza, la facciata della chiesa era spoglia quanto lo è ora quella di San Lorenzo. Le proposte per rimediare a questo problema furono accettate nel 1876 e ciò che vedete qui fu completato nel 1887. Il Museo del Duomo offre sia la spiegazione della sua costruzione sia un’eccellente storia di come la chiesa più antica (Santa Reparata) venne trasformata in quella nuova. Sulla facciata del Duomo vi è un busto di Dante.

Sotto: statua di Arnolfo di Cambio di Luigi Pampaloni (1830), scultore affine anche al Brunelleschi e a Leonardo da Vinci nel Piazzale degli Uffizi. Nato a Firenze intorno al 1232, ai tempi in cui visse Dante, Arnolfo era all’apice della sua carriera.

Arnolfo completò la Loggia di Orsanmichele, ristrutturò la Badia, progettò le nuove mura e iniziò la trasformazione di Santa Reparata in una chiesa che potesse essere all’altezza delle altre chiese di Firenze. Pur occupandosi di tutti questi progetti durante i primi anni del Trecento, non è menzionato una sola volta da Dante.



Questo silenzio può essere dovuto al fatto che Arnolfo è anche l’artista che ha scolpito la famosa statua di Papa Bonifacio VIII (nella foto in basso). Gli studiosi ritengono che Arnolfo possa aver avuto un rapporto particolare con Bonifacio, che era naturalmente il principale nemico di Dante.

Nel tardo Duecento questa statua fu oggetto di un acceso dibattito: la querelle infatti verteva sul fatto se fosse appropriato per un papa progettare il proprio monumento invece di adeguarsi ad una normale lapide orizzontale. (Questo accadde molto tempo prima che Michelangelo lavorasse per papa Giulio II). Dopo tutto questo, la statua finì qui nel Museo del Duomo e Bonifacio fu sepolto in un sarcofago a San Pietro a Roma.



Durante la vita di Dante a Firenze, la solennità spirituale di Piazza del Duomo si irradiava principalmente dal Battistero di San Giovanni e dalle tombe circostanti. Sebbene Santa Reparata fosse un luogo sacro, non era ancora quel che sarebbe diventata in seguito. Personaggi illustri sepolti qui sono Farinata degli Uberti (1264), anche se le sue ossa furono riesumate e gettate nell’Arno quando fu proclamato eretico nel 1283, Arnolfo di Cambio (1310), Giotto (1337) e Forese Donati (1296), amico di Dante e fratello maggiore di Corso.

Mentre si scendono gli scalini nella cripta, si vedrà un vecchio pezzo di marmo con una croce e lo stemma della famiglia Buonaguisi (in basso), che erano Ghibellini. I Buonaguisi facevano parte del clan dei Galigai.




Sopra: stemma della famiglia Buonaguisi

Sotto: lapide di Jacopo Cavalcanti († 1302) a Santa Reparata. Scolpita solo pochi mesi dopo l’esilio di Dante, questa lapide ha all’incirca la stessa età della Divina Commedia.