Galigai
Piazza de’ Cimatori Firenze
........... ed avea Galigaio
dorata in casa sua già l’elsa e ’l pome.
(Paradiso XVI.101-02)
Il muro dietro questa lapide fa parte di una torre anticamente di proprietà della famiglia dei Galigai. Erano una famiglia fiorentina di origine germanica che apparteneva all’alta nobiltà del quartiere di Porta San Piero. Dante ricorda, nel discorso di Cacciaguida, un particolare cavalleresco che deve aver catturato la sua attenzione in gioventù: la scintillante elsa e il pomo d’oro dei cavalieri.
Si tramanda che fu Carlo Magno a promuovere i Galigai all’aristocrazia e a dare loro un castello a Mantignano, a circa 7 km a ovest di Firenze. Gli imperatori avevano concesso agli uomini della famiglia Galigai il privilegio di decorare le loro spade d’oro già dal 1100.
La dinastia dei Buonaguisi (che discendevano dai Galigai, i cui resti del palazzo sono ancora visibili in via de’ Calzaiuoli 4) fu fondata da Buonaguisa de’ Galigai. I cronisti tramandano che Buonaguisa prese parte all’Assedio di San Giovanni d’Acri (1189-91). Secondo la leggenda, Buonaguisa aveva portato con se una bandiera raffigurante un giglio argentato in campo rosso ricamata appositamente da una nobildonna fiorentina e si dice che, una volta raggiunta la vetta di una delle torri di San Giovanni d’Acri, la spiegò sulla città appena persa dal Saladino. Successivamente, la medesima bandiera sventolò per parecchi anni sopra il Battistero a Firenze.
Uno dei suoi discendenti, Buonaguisa de’ Buonaguisi, si unì alla Quinta Crociata nel 1217 e fu il primo della sua unità a scalare le mura della città di Damietta in Egitto, piantandovi sopra una bandiera fiorentina. Per questa ragione, gli Este gli permisero di incorporare l’aquila nel nuovo stemma di famiglia. Un esempio di questo è visibile mentre si scendono le scale per visitare quello che è rimasto di Santa Reparata. All’apice dei conflitti guelfo-ghibellini, la famiglia Galigai si divise, come la stessa Firenze, in due fazioni opposte. Questa spaccatura interna durò fino al 1280.
Dopo la promulgazione degli Ordinamenti di Giustizia, fu la famiglia Galigai che per prima ne testò la loro efficacia. Un membro dei Galigai uccise un cittadino fiorentino e, di conseguenza, molte delle loro case furono distrutte. Lo sappiamo perché in quel momento il Gonfaloniere di Giustizia (ossia la persona incaricata di far eseguire la pena) era lo storico Dino Compagni, che ci ha lasciato una dettagliata descrizione di questo evento.
Una volta che hai notato il loro blasone, cioè le catene blu in campo dorato, lo vedrai ovunque in giro per la città.
Sopra: Stemma della famiglia Galigai
In basso: Stemma della famiglia Buonaguisi