Elisei

Via degli Speziali Firenze

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   Gli antichi miei ed io nacqui nel loco
dove si trova pria l’ultimo sesto
da quel che corre il vostro annual giuoco.

(Paradiso XVI.40-42)



In questi versi è ancora Cacciaguida che parla. L’importanza di questa lapide sta nel fatto che nomina gli antenati di Dante, gli Elisei. Nacquero a Firenze nell’ultimo sestiere, ossia l’ultimo quartiere dei due collegati dal palio della città (una corsa di cavalli non diversa da quella che ancora si corre a Siena e che aveva luogo ogni anno nel giorno di San Giovanni Battista).

Il proprietario del cavallo più veloce vinceva il palio, cioè un tessuto finemente ricamato. Ai tempi di Dante, i cavalli iniziavano la corsa all’estremità occidentale di via della Scala, attraversavano la porta della città (Porta di San Paolo), scendevano in via della Spada, passavano di fronte a questa lapide e infine raggiungevano Porta di S. Piero, che si trovava al fondo dell’odierna piazza Salvemini.

Gli Elisei vivevano vicino all’angolo di via degli Speziali (che aveva lo stesso nome della corporazione alla quale si iscrisse anche Dante) e al Mercato Vecchio, ossia dove ora è Piazza della Repubblica. Sebbene Dante non abbia mai conosciuto nessuno dei membri della famiglia Elisei (per il fatto che erano Ghibellini e quindi esiliati quando Dante aveva solo due anni), tuttavia il poeta nutriva grande affetto per questo quartiere ed era orgoglioso che il suo trisavolo avesse preso parte alle Crociate.

A uno dei figli di Cacciaguida fu dato un nome che proveniva dalla famiglia della moglie: Alaghiero (scritto in ben 11 modi diversi nei manoscritti esistenti). Alaghiero non era solo il bisnonno di Dante, ma anche colui da cui ne deriva il cognome e, secondo alcuni, colui che trasferì la famiglia da dove stavano gli Elisei a dove ora si trova l’attuale Casa di Dante. Sebbene non appaia mai in prima persona nella Commedia, Cacciaguida ricorda a Dante che lo spirito di Alaghiero da più di cent’anni percorre la prima Cornice del Purgatorio tra i superbi e invita il poeta a pregare per ridurre la pena del suo parente.


   ... Quel da cui si dice
tua cognazione e che cent’ anni e piùe
girato ha ’l monte in la prima cornice,
   mio figlio fu e tuo bisavol fue:
ben si convien che la lunga fatica
tu li raccorci con l’opere tue.

(Paradiso XV.91-96)




Stemma della famiglia Elisei (e Alighieri)