
Ugo di Toscana
Via del Proconsolo Firenze
Ciascun che della bella insegna porta
del gran barone, il cui nome e il cui pregio
la festa di Tommaso riconforta,
da esso ebbe milizia e privilegio.
(Paradiso XVI.127-30)
In questa lapide Cacciaguida ricorda tutte le famiglie che portano nel loro stemma la bella insegna del marchese Ugo di Toscana (ca. 950-1001), la fama e il valore del quale si rinnovano nel giorno di San Tommaso (che cade il 21 dicembre ossia lo stesso giorno della morte del marchese). La sua tomba si trova all’interno della chiesa.
Sebbene al giorno d’oggi non se ne sappia più molto, Ugo di Toscana fu un personaggio di spicco nella storia della Firenze di fine secolo X. La città era situata dentro una zona del Sacro Romano Impero all’epoca denominata Marca di Tuscia e Ugo ne era il capo indiscusso. Dopo aver consolidato il suo potere e dopo aver stabilito delle solide istituzioni dentro e fuori Lucca, Ugo trasferì la sede del suo governo da Lucca a Firenze e questo contribuì ad aumentare l’importanza della città del Fiore ai tempi degli antenati di Dante e grazie alla successiva crescita economico-politica Ugo venne considerato uno tra i più importanti governatori di Firenze.
Sua madre Willa ricoprì un ruolo fondamentale nella costruzione della Badia e l’aver scelto proprio quella chiesa come luogo per riposare dopo la morte non fece altro che solidificare la sua reputazione a Firenze. Nel tentativo di stabilire ed espandere una fitta rete di connessioni feudali, Ugo si affidò a una stretta cerchia di antiche famiglie fiorentine che privilegiò con titoli nobiliari. Tra queste si annoverano i Giandonati, i Pulci, i Nerli, i Gangalandi e i Della Bella, e tutti aggiunsero al proprio stemma le linee verticali dello stemma della casa di Ugo di Toscana. Dante ricorda Ugo come uno dei governatori più illuminati dell’antica Firenze.
Le prime storie sulla vita di Ugo vennero annotate da San Pietro Damiani, ma fu solo nel secolo XIV che un notaio di nome Andrea scrisse che Ugo preferì molto di più la Toscana alla sua nativa Germania e che si abbandonò a costumi dissoluti. Si racconta che una volta, mentre era a caccia lungo l’Arno, la Madonna gli apparve rimproverandolo severamente dei suoi peccati. Non molto tempo dopo egli ebbe una visione nella quale gli veniva chiesto di costruire una serie di chiese, tra le quali appunto vi era la Badia.
Stemma di Ugo di Toscana