
San Miniato al Monte
Via di S. Miniato al Monte Firenze
............ per salire al monte
dove siede la chiesa che soggioga
la ben guidata sopra Rubaconte.
(Purgatorio XII.100-02)
Questi versi ironici sono presi dalla Cornice dei Superbi nel Purgatorio. Dante compara la salita al livello successivo (mostratogli dall’Angelo dell’Umiltà dopo che gli ha rimosso una P dalla fronte) con il ripido sentiero che conduceva a San Miniato. Ai tempi di Dante, il percorso fino alla chiesa era molto più arduo di quello odierno. La difficile salita infatti prevedeva passaggi stretti e gradini scavati nella roccia dello scosceso pendio.
La chiesa di San Miniato, eccellente esempio di architettura romanica, fu eretta all’inizio del secolo XI sui resti di un antico sito di culto religioso costruito nel 392 in onore di Miniato, il primo martire fiorentino, la cui tomba si trova all’interno. Per la facciata bianca e verde venne usato il marmo di Prato.
Sopra: San Miniato al Monte, particolare della facciata
Rubaconte è l’antico nome del ponte sull’Arno oggi denominato Ponte alle Grazie (1345). Il ponte è visibile da Piazzale Michelangelo e si trova nella traiettoria che dal piazzale va verso la cupola del Duomo. La costruzione del ponte ebbe inizio nel lontano 1237 e venne così chiamato in onore di Rubaconte, un podestà fiorentino di origine milanese.
Rubaconte era il più lungo e il più antico dei ponti di Firenze, prima ancora di Ponte Vecchio. Dal 1345 è stato chiamato Ponte alle Grazie e, fino al XIX secolo, alcune delle sue piccole logge erano occupate da suore il cui unico contatto con il mondo esterno era una piccola finestra in ciascuna delle loro celle. Nell’agosto del 1944, i nazisti distrussero il ponte durante la loro ritirata da Firenze. Il ponte, così come lo si vede oggi, fu inaugurato nel 1957.
Sopra: Fabio Borbottoni. Veduta del Rubaconte (1820-1902)
Sotto: vista verso Rubaconte (ora Alle Grazie) da San Miniato