
Visdomini
Via delle Oche Firenze
Così facean li padri di coloro
che, sempre che la vostra chiesa vaca,
si fanno grassi stando a consistoro.
(Paradiso XVI.112-14)
I Visdomini (o Bisdomini) erano una famiglia fiorentina le cui origini sono così antiche che nessuno sa con certezza da dove essi provengano. La leggenda narra che Carlo Magno stesso conferì il cavalierato e il titolo nobiliare al primo dei loro discendenti: Cerrettieri Visdomini.
Le proprietà dei Visdomini erano situate non lontano da piazza del Duomo, in Via delle Oche 22, dove si trova ancora una delle torri che da loro prende nome.
I versi su questa lapide si riferiscono alla posizione privilegiata dei Visdomini all’interno dell’amministrazione della gerarchia ecclesiastica della città. In altre parole, presero grandi somme di denaro dalla Chiesa, specialmente dopo la morte di un vescovo quando il suo successore non era ancora stato nominato. Nel secolo XIII, la famiglia si schierò dalla parte guelfa.
I Visdomini, come Dante, appartenevano ai Guelfi Bianchi. Nel 1301, quando Corso Donati riuscì a far esiliare i maggiori Guelfi Bianchi, i Visdomini furono salvati grazie al loro rapporto privilegiato con il vescovo (furono esiliati quasi tutti tranne Guido che venne bandito a vita perché era un abituale trasgressore della legge).
Poco lontano da qui, in Via de’ Calzaiuoli 81r, avvenne un omicidio particolarmente efferato, ed è ricordato su una lapide a cui la maggior parte della gente non presta attenzione. Segnala anche il luogo in cui viveva un certo Cerrettieri Visdomini. Quando Gualtieri VI di Brienne fu podestà di Firenze nel 1342, Cerrettieri divenne suo consigliere e fece mettere lo stemma di Gualtieri sopra la propria porta.
Questa decisione si rivelò essere fatale: dopo che cadde il governo e Gualtieri riuscì a scappare, una folla inferocita, riunitasi sotto quello stemma, irruppe nella casa del povero Cerrettieri e dopo averlo catturato e trascinato in strada lo fece a pezzi.
Sopra: stemma di Gualtieri VI di Brienne, duca di Atene
Sotto: la lapide in via de’ Calzaiuoli che segna il punto in cui Cerrettieri fu assassinato. La figura rappresenta un leone sinistro a due code: “Con questo che fu lo stemma di Gualtieri Duca d’Atene un Cerrettieri Visdomini da mala ambizione tratto le sue case in onta alla città oppressa non impunemente contaminava”.
Stemma della famiglia Visdomini (Bisdomini)