Castagna
Piazza San Martino Firenze
Durante i primi anni della Repubblica questa torre era abitata dal Podestà, ossia dal governatore di Firenze che veniva però scelto in un’altra città in modo che la sua imparzialità non potesse essere messa in discussione.
Inizialmente la torre era chiamata Bocca di Ferro (probabilmente in ricordo di un reggitore bolognese della famiglia Ferro). Più tardi venne però rinominata Torre della Castagna e infine Torre di Dante perché guarda dalla parte delle case in via san Martino dove su una vecchia porta era scritto che Dante era nato in quel luogo. Nel 1261 il Podestà lasciò la Torre della Castagna per trasferirsi al Bargello.
Intorno al 1282 la Torre della Castagna ospitò anche i dodici Priori delle Arti. Sulla lapide qui sopra si legge: “Questa torre detta della Castagna unica resta delle sedi onde i Priori delle Arti ressero Firenze prima che la forza e la gloria del fiorente Comune facessero sorgere il Palazzo della Signoria”.
In alto: “E chiamoronsi Priori dell’Arti e stettono rinchiusi nella torre della Castagna appresso alla Badia acciò non temessono le minaccie de’ potenti”.
Questo breve passaggio tratto dalla Cronica di Dino Compagni (1255-1324 circa) attesta il cambio della struttura governativa in seguito alle violenze in corso tra Guelfi e Ghibellini (1267) e il fallimentare tentativo del cardinale Latino di rappacificare le due fazioni (1282). In quel momento la torre ospitava i dodici Priori delle Arti.
“Quando furono eletti in sostituzione dei Buonomini, [i Priori] erano 3 ed appartenevano alle arti de’ Mercanti ossia di Calimara, della Lana e del Cambio e stavano in ufficio 2 mesi. Dopo 2 mesi i priori furono 6, uno cioè per ciascun sesto, e finalmente furon 12 ossia uno per ciascuna delle arti maggiori. [...] Dapprima i Priori stavano nella torre della Castagna dietro la Badia ed avevano seco loro 6 famigli e 6 berrovieri” (L’Illustratore Fiorentino, 1880).